Autore Topic: sarebbe vietato?  (Letto 29883 volte)

Offline idolo

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Re: sarebbe vietato?
« Risposta #40 il: Gennaio 19, 2010, 16:01:14 pm »
No, se si incomincia con le penalità... 
Direi che il limite è la vela, in quanto non sempre e non in modo costante uno ne può usufruire... senza vento nada vela, vento debole, si va più lenti che con la pagaia...

Direi che bandirei solo il motore, in quanto organo meccanico con energia ausiliaria anche se pulita.
Pulita poi per modo di dire perchè per ricaricare la batteria si inquina, a meno che non venga ricaricata con pannelli solari o con sistemi eolici...

Almeno per i trofei PIK proporrei il limite solo al motore.
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redcat

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Re: sarebbe vietato?
« Risposta #41 il: Gennaio 19, 2010, 16:19:47 pm »
Francamente il campionato per i kayak a motore mi sembra una grande americanata! >:(
Ci si può certamente inventare di tutto ma è veramente un'accoppiata nonsense. A quel punto si rischia di non avere più alcun limite, chi stabilisce che cos'è un kk sot e che cosa invece diventa una barca vera e propria? Esiste un limite alla larghezza del kayak? No, allora cominceremo ad avere i kk a motore elettrico larghi un metro e mezzo.... e via senza limiti!
Boh, ognuno fa e pensa quel che vuole, ma per me un kk è tale se per lo meno si assomiglia un pò agli antenati e procedi pagaiando, amen per i pedali, ma oltre si perde il senso delle differenze.

Offline Freddy P.

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Re: sarebbe vietato?
« Risposta #42 il: Gennaio 19, 2010, 18:39:56 pm »
se dev'essere un kayak, che kayak rimanga...a Pagaia  :idea: :idea: :idea:

al limite i pedali!

ma vele e motori per i kk, non le farei acconsentire durante una manifestazione di qualsiasi genere.

come trovo anche una "cappellata" tutte le tecniche ammesse nelle gare nostre Italiane di KKF.
Farei una bella selezione, come d'altronde già è esistente nelle altre attività.

A ognuna la sua;

Traina costiera, Traina d'altura, Natante e/o Bolentino etc. etc.

e no che ognuno fa quello che vuole  :surf:

mah..
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visitor

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Re: sarebbe vietato?
« Risposta #43 il: Gennaio 19, 2010, 22:37:23 pm »
Premesso che al momento il problema non sussiste poichè risulta che pochi kayakers sono dotati di vela ed ancora nessuno di motore elettrico, la discussione resta utile per capire dove vogliamo andare o meglio dove ci potrà portare lo sviluppo del kayak fishing. Io vorrei far capire che porre divieti anzichè promuovere regole potrebbe diventare un impedimento allo sviluppo stesso del kayak fishing. Cerco di spiegare il mio pensiero: l' agonismo è un vero e proprio "laboratorio" dove si sperimentano attrezzature e tecniche di pesca innovative, quasi sempre molto più avanzate e catturanti di quelle normalmente utilizzate nella pesca per diletto. Tecniche ed attrezzature innovative potrebbero o meglio dovrebbero essere praticate e sperimentate a bordo di mezzi innovativi e più possibile predisposti ad agevolare l' azione di pesca. Dimostrare che i nostri kayaks sono veri e propri natanti da pesca e non "attrezzature da spiaggia" come qualcuno li inquadra in norme di legge ridicole e vigenti solo in Italia dovrebbe essere interesse di tutti noi. Continuare a sostenere che il kayak è quello a pagaia o al limite a pedali potrebbe rivelarsi controproducente e contribuire a relegare definitivamente il nostro raggio d' azione entro i famigerati 300 metri o al massimo entro il miglio. Credo che la vetrina rappresentata da manifestazioni agonistiche nazionali di kayak fishing sia la migliore occasione per promuovere la nostra disciplina e per rivendicare di fronte alla pubblica opinione, agli altri pescatori ed alle autorità il nostro diritto di navigare anche con vela e/o motore e con le previste dotazioni di sicurezza, entro i limiti consentiti agli altri natanti (parimenti dotati di vela e/o motore ed identiche dotazioni) come accade (correggetemi se sbaglio) nella maggior parte dei paesi europei per non parlare poi di Stati Uniti o Australia. Intanto dovremmo cominciare a pretendere (come prevede la legge per tutti i natanti) che i nostri kayaks siano dotati del marchio CE e della dichiarazione di conformità che poi sono indispensabili per cercare di ottenere qualcosa in più di quanto non ci viene attualmente concesso, come ad esempio poter utilizzare uno scivolo pubblico in un porto turistico. Poi decidere liberamente di non andare al di là delle nostre capacità, oltre una certa distanza da riva, ha un significato diverso dal subire un divieto imposto da leggi formulate da incompetenti. Il nostro istinto di uomini liberi non sarebbe offeso!

fast60.

Offline idolo

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Re: sarebbe vietato?
« Risposta #44 il: Gennaio 20, 2010, 09:13:52 am »
Il fatto è che ci si muove male in quanto se chi ci amministra vede che la popolazione degli angler cresce di paripasso con il numero di kayak, ad una nostra rivendicazione di essere equiparati alle barche come possibilità di navigazione, loro sfrutteranno l'occasione per averne un ritorno economico.
Ci mettono poco a dire volete andare come le barche? allora cominciate a pagare un'immatricolazione, tassa di proprietà, bollo...etc.
Perchè detto tra noi non gliene frega a nessuno se noi possiamo navigare entro i 300m  o il miglio o più, però gli interessa solo se paghiamo o no!
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redcat

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Re: sarebbe vietato?
« Risposta #45 il: Gennaio 20, 2010, 09:37:18 am »
Fast, in linea di principio quello che tu affermi è esatto. Se però si definisce che tutto è ammesso va a finire che anche sul kayak fishing vedremo piovere oltremisura una rincorsa tecnologica che sappiamo non avere mai fine. Oggi forse sembra ridicolo fare certi discorsi e porsi delle perplessità in merito, ma la velocità degli sviluppi tecnologici oggi è altissima.
Il risultato rischia di essere quello che si è verificato in tanti, tantissimi sport, nei quali quello che conta più di tutto sono proprio materiali e tecnologia, e molto poco il fattore umano, specialmente ai livelli medi nei quali la maggior parte di noi ritengo che ricada.
Non voglio certo fare il purista del cavolo, però credo che la maggioranza di noi se pratica il kayak e la pesca dallo stesso è perchè sente la necessità di un diverso rapporto con il mare, con tutto l'ambiente che ci circonda, e con i pesci stessi. Tutti noi quando stiamo sul nostro kayak ci sentiamo felici e liberi, soprattutto liberi, e non vincolati e schiavi di tecnologie esasperate.
Forse perchè venga rivista la normativa in materia, come tu giustamente dici, non è necessario sacrificarsi alla tecnologia, ma basta contagiare le tante persone che sono alla ricerca di uguali valori ma non sanno quanto sia semplice; io leggo su questo forum che 9 su dieci nuovi yakers lo scoprono per caso, magari tramite il sito o un amico, e subiscono il più clessico dei colpi di fulmine!
Io personalmente devo dire che preferirò sempre vedere meno kayak in giro ma che vadano a forza di braccia o al limite di pedali, piuttosto che vederne in giro un sacco ma che vanno tutti a motore, sia pure elettrico. Credo che di motori il mare ne sia già sufficientemente pieno.
Saluti, Stefano

visitor

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Re: sarebbe vietato?
« Risposta #46 il: Gennaio 20, 2010, 23:08:07 pm »
Le osservazioni che tu Redcat hai portato in questa discussione sono certamente condivisibili come certo appare giustificata la diffidenza che Idolo esprime verso uno stato sempre pronto ad incassare denari in cambio di poco o niente. Secondo me però definire un kayak in un modo o nell' altro in base al tipo di propulsione non è il cuore del problema ed ha un' importanza del tutto relativa. Il fenomeno del kayak fishing è certamente sconosciuto o quasi a chi legifera e cogliendo l' occasione che questo forum ci offre, potremo creare un movimento d' opinione che alla lunga non potrà essere ignorato dalle autorità. Io vengo da un esperienza di navigazione in acqua dolce e molti altri amici del forum con esperienza di mare potrebbero evidenziare al meglio cosa funziona o non funziona delle leggi esistenti nei riguardi del kayak fishing. Ancor prima di varare il mio kk, mi sto rendendo conto che nella migliore delle ipotesi siamo del tutto ignorati dalle norme sulla navigazione da diporto ed infatti non sono ancora riuscito a trovare scritta da qualche parte la parola kayak; ci sono perfino i pattini e fra un pò ci troveremo anche la paperetta per il bagno dei bambini ma il kayak niente, neanche un accenno; oppure mi è sfuggito qualcosa? Non credo che questo fatto giochi a nostro favore, forse dovremmo incominciare a far educatamente notare a qualcuno che esistiamo! Sul fatto della tecnologia poi non vorrei che cadessimo in palese contraddizione; navighiamo su mezzi di tecnologica "plastica" ed utilizziamo ecoscandagli e gps; canne in carbonio alto modulo, mulinelli fabbricati con materiali aerospaziali, fluorocarbonio e multifibre! Come facciamo a proporre la figura romantica del pagaiatore ecologista? Quantomeno mi sembra incoerente. E siamo sicuri che sia la via giusta allo sviluppo di questa disciplina? Io poi in acqua dolce come in mare, vorrei vedere sempre più motori elettrici piuttosto che motori a scoppio e sempre più pescatori che rilasciano le prede anzichè andarle a vendere ai ristoranti. Certamente da soli non potremo fare molto ma stiamo muovendo interessi economici non trascurabili e l' agonismo (con i raduni) potrebbe essere una delle nostre migliori risorse. Pertanto (per tornare al tema della discussione) vietare l' uso in gara di vela e motore elettrico credo che sia inopportuno proprio per non limitare la partecipazione di nessuno, impedendo la sperimentazione di questi sitemi di propulsione complementari alla pagaia ed ai pedali. Invece, come ben evidenziato da Freddy, si dovrebbero limitare le tecniche ed io penso allo spinning-VJ ed alla traina con sole esche artificiali. La cosa forse vi farà sorridere ma volete sapere perchè mi è venuta la voglia di scrivere tutto ciò? E' un pò di giorni che immagino come potrebbe essere una gara (o ancora un raduno) di kayak fishing con i nostri kayaks trasportati e calati in alto mare da un barcone. In altri paesi lo fanno normalmente e nessuno sembra abbia niente da ridire. Forse da quelle parti si sono conquistati un pò più di libertà e sanno difendere molto bene i loro diritti.

fast60.

Offline Buttero

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Re: sarebbe vietato?
« Risposta #47 il: Gennaio 21, 2010, 09:37:53 am »
Il fenomeno del kayak fishing è certamente sconosciuto o quasi a chi legifera e cogliendo l' occasione che questo forum ci offre, potremo creare un movimento d' opinione che alla lunga non potrà essere ignorato dalle autorità. Io vengo da un esperienza di navigazione in acqua dolce e molti altri amici del forum con esperienza di mare potrebbero evidenziare al meglio cosa funziona o non funziona delle leggi esistenti nei riguardi del kayak fishing. Ancor prima di varare il mio kk, mi sto rendendo conto che nella migliore delle ipotesi siamo del tutto ignorati dalle norme sulla navigazione da diporto ed infatti non sono ancora riuscito a trovare scritta da qualche parte la parola kayak; ci sono perfino i pattini e fra un pò ci troveremo anche la paperetta per il bagno dei bambini ma il kayak niente, neanche un accenno; oppure mi è sfuggito qualcosa?
fast60.
Ciao Fast,
mi permetto di citare solo in parte il tuo intervento, poichè è questo uno degli argomenti che più mi stà a cuore.
In effetti non ti è sfuggito proprio nulla, purtroppo non siamo menzionati esplicitamente ma, come già sviscerato in apposito topic dai grandi DoctorJ, Ecker69 ecc., possiamo sentirci autorizzati a chiamarci natanti e con le dovute dotazioni spingerci fino almeno alle tre miglia. :idea:
Poi, che ognuno di noi, non se la senta o meno, di sfidare "il fenomeno" di turno che smanetta con la vedetta della capitaneria ed è sicuramente in grado di rovinarti la giornata, questo è un altro discorso! Gli estremi per stravincere un eventuale ricorso ci sono tutti ed abbiamo anche i pareri legali. ;)

Detto questo, come hai evidenziato, siamo piuttosto ignorati e abbiamo cercato di farci sentire ai tavoli del potere con una scorciatoia chiamata Fipsas, avendo loro una corsia già aperta e preferenziale.
Ci siamo messi a collaborare nel Trofeo da me organizzato all'Argentario e a disposizione nel 1° campionato nazionale.
Purtroppo, in molti, abbiamo notato uno "strano?" modus operandi da parte della federazione che spesso non tiene conto delle esigenze degli atleti e specie nel nostro caso presentato notevoli lacune, nonchè perfettamente disallineata con la nostra filosofia dell'andar per mare. :-\
Niente abbiamo a che fare con la politica o gli interessi economici che si delineavano all'orizzonte ed in molti si sono dissociati... Se non erro quel settore mare fips è, ad oggi, commissariato? >:( >:( >:( >:(
Il movimento d'opinione che alla lunga non potrà essere ignorato è presente e aspetta solo l'occasione di far sentire la propria voce anche all'esterno, ma occorre pazienza e soprattutto sapere come muoversi per non incorrere in eventuali restrizioni anzichè chiarimenti e regole dedicate. :-[
A meno che non abbiamo i famosi "santi in paradiso", dovremo gioco forza far conoscere le nostre virtù e la bellezza del nostro passatempo. Solo a quel punto non avremo necessità di forzare le autorità preposte a legiferare perchè sapranno di cosa stiamo parlando. ;)
Spero saremo lontani dagli strabuzzamenti di occhi e risatine sotto i baffi che ho visto la prima volta in capitaneria, quando cercai di illustrare il kayakfishing... eppure lo chiamavo pescainkayak... o dobbiamo tradurre anche la parola kayak :mah: :mah: :mah:
A presto :D

buttero
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Pesco a: Alberese, Talamone, Argentario e Corsica
(Vina bibant homines, animantia cetera fontes)

Offline Franc3sco

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Re: sarebbe vietato?
« Risposta #48 il: Gennaio 21, 2010, 09:50:43 am »
Se avessi la possibilità installerei di corsa una vela sul kayak,o gli stabilizzatori per pescare a vj, e lo farei perchè a me piace la vela, piace camminare spinto solo dal vento e credo mi divertirei anche un mondo!

Ma, perdonatemi l'OT, sapete cos'ha reso grande un alpinista come Reinhold Messner?
Aver scalato l'Everest forse? No, già era stato fatto anni addietro..
Il k2? Stessa cosa...e così per il resto degli ottomila... e allora cosa?

Il fatto di aver portato l'arrampicata libera sugli ottomila, senza ossigeno, senza chiodi nè scale.
Solo con l'arrampicata libera le montagne avrebbero riacquistato il loro grado di difficoltà, perchè un conto è salire su un ottomila in solitaria senza chiodi, scale ed ossigeno, altro è farlo con tutta la tecnologia che si ha a disposizione, magari in gruppo.
In mare, un conto è trainare a remi per 7 miglia, altro è farlo utilizzando una vela o addirittura un motore...
Per dirla alla Messner, '' dobbiamo trovare un confine, un confine al quale avvicinarci ''.

Una ricciola presa a traina, dopo aver pagaiato per diverso tempo, ha un sapore ben diverso dalla stessa preda presa trainando con un motore o con la vela ( e io sono un amante della vela, ho avuto la fortuna in passato di salire diverse volte su queste barche ).
La prima cosa che mi chiedono quando mi vedono a mare col kayak è '' ma come fai? se prendi un pesce grosso non ti ribalti? non ti porta a largo? a questa distanza dalla costa ce la fai a tornare indietro se prendi un pesce grosso?''
Se queste stesse persone mi vedessero con un motore dietro, o una vela, o gli stabilizzatori, non farebbero mai quelle domande, e quella stessa posizione in mezzo al mare perderebbe di significato.

Spero di aver reso l'idea, non sono un purista, l'ho detto all'inizio, ma per me il ''confine'' di cui parlavo prima va trovato guardando al passato.




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redcat

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Re: sarebbe vietato?
« Risposta #49 il: Gennaio 21, 2010, 12:35:26 pm »
Caro Fast, mi sa che stiamo affrontando un argomento ben articolato e complesso, anche se è partito da semplici considerazioni sull'utilizzo della vela sul kayak. Ma alla fine in realtà racchiude tutti i problemi e le note dolenti della disciplina da noi praticata in un paese, diciamolo chiaramente, che ha un grosso gap culturale e civile rispetto alla gran parte del resto d'Europa, per non parlare dei paesi anglosassoni. E penso ovviamente alla burocrazia ottusa e cieca, ma anche alla massa di noi italiani, che siamo sensibili all'ambiente solo a chiacchiere, che pratichiamo lo sport solo nelle palestre perchè fa figo, che andiamo al mare per la movida notturna. Non tutti intendiamoci, ma sicuramente la gran massa.
Se penso a quello che invece hai modo di vedere in Francia, dove costa azzurra a parte le barche a motore sono una sparuta minoranza rispetto a quelle a vela, o in Belgio, Olanda, Germania, dove nonostante il clima non sia esattamente mediterraneo le città vantano parchi con impianti sportivi impressionanti ed infestati di praticanti di ogni età (a Gent in Belgio in uno di questi tra gli altri c'e la pista di canottaggio da 2 km ed il lago per il windsurf, a Monaco di baviera praticamente in centro c'è un parco spaventoso con perfino una pista per praticare liberamente l'equitazione!). E non voglio nemmeno nominare poi la Scandinavia, o l'Australia o la Nuova Zelanda....
E' chiaro che nessuno di noi due sia il depositario dell'unica verità o che possa ipotizzare le soluzioni a tali problemi, è anzi altrettanto chiaro che viviamo le stesse difficoltà e che in reltà cerchiamo di dibatterci con tutti gli altri amici del forum contro un sistema generale che diciamo la verità, dei kayak e dei loro conduttori se ne fotte beatamente, anzi semplicemente li ignora, che è ancora peggio.
Quello che intendo è che non è ammettendo vele e motori elettrici a qualche gara che risolviamo i nostri problemi. Una qualche maggiore visibilità la potremo solo conquistare con l'aumento dei praticanti, permettimi non solo legato al fishing, ma è comunque certo che non c'è molto da essere ottimisti, basta vedere la presenza minima, spesso assenza, del kayak dalle maggiori esposizioni nautiche. E allora almeno godiamoci i nostri bananoni più o meno così come sono, con il fascino della loro comunque grande semplicità rispetto al resto della nautica; anche un pò romantici, perchè no, visto che tra gli "spiaggisti" ma anche addirittura tra i velisti che ci incrociano per mare suscitiamo sempre una strana curiosa simpatia ed ammirazione.
In questo sono certamente concorde con Francesco, ma poi è chiaro che ognuno vive le proprie convinzioni ed esperianze a modo suo, e questa rimane una libertà sacrosanta di ognuno.
Poi per quanto riguarda l'aspetto tecnologia, è sicuramente vero quel che dici in merito a canne & C, ma è anche vero che tutto sommato sono pur sempre dei bellissimi giocattoli che ogni maniaco della pesca ama avere ed usare, pur sapendo tutto sommato che comunque puoi pur sempre pescare ed anche bene con attrezzature molto più modeste, visto che nella mia solita Croazia ad esempio ho visto portare a casa lampughe da 30 chili pescate con lenze a mano (!) su gusci di noce col Tomos da 4 cavalli.... Io mi riferivo al mezzo che, parliamoci chiaro, è un grosso pezzo di plasticaccia sagomata, non è che il polietilene sia poi questo ultimo prodigioso ritrovato della ricerca scientifica! Sul quale tutto sommato noi con le nostre braccia (qualcuno con le proprie gambe...) ancora contiamo parecchio, no?
Solo due cose vorrei ancora aggiungere prima di chiudere questo mio lungo, forse tedioso intervento. La prima è che ci tengo a precisare che non sono nella maniera più assoluta un cosiddetto "ambientalista", in quanto in generale tale definizione la vedo abbinata a persone che a mio parere esasperano certe posizioni (troppo spesso in verità con malcelato interesse) per spingersi ad estremismi che non condivido nella maniera più assoluta. Mi ritengo piuttosto semplicemente una persona che molto banalmente ama veramente il mare e l'aria aperta in generale, ed è dotata di un elementare senso civico che ultimamente in Italia e ancor più al sud sembra ahimè diventare dote sempre più rara.
La seconda cosa, e poi chiudo davvero, è che comunque mi fa piacere constatare che io e te, e poi pian piano altri amici del forum, stiamo qui a discutere sia pure ognuno con la propria idea di quello che veramente ci sta a cuore, ovvero questo modo di vivere il mare, al di là anche della pesca, che rispecchia uno stile di vita certamente più appagante del fuggi fuggi a tutti i costi, applicato dai più anche in vacanza e nel tempo libero.
Un saluto a te e a tutti i partecipanti.
Stefano

visitor

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Re: sarebbe vietato?
« Risposta #50 il: Gennaio 21, 2010, 14:29:58 pm »
Ragazzi grazie a tutti voi per i vostri interventi. Il fatto che l' argomento sia così sentito è un grande vantaggio per tutti noi e nelle diverse opinioni si può sempre cogliere uno spunto ed un insegnamento. Buttero e Redcat hanno fin troppo bene sviscerato alcuni aspetti del problema: come sia difficile confrontarsi con autorità poco propense all' ascolto delle persone che praticano questa disciplina e quanto siamo indietro rispetto ad altre realtà europee. Dopo così poco tempo passato nel forum sono già sicuro che questo gruppo possa esprimere grandi potenzialità e spero che coinvolgendo quante più persone possibili nella discussione si possa  arrivare ad un progetto ben definito per mettere al più presto in campo delle azioni concrete a vantaggio del kk fishing.

Un cordialissimo saluto a tutti.

fast60.

redcat

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Re: sarebbe vietato?
« Risposta #51 il: Gennaio 21, 2010, 14:47:47 pm »
Hai colto nel segno, Fast  :idea: :idea: :idea: L'unione (d'intenti) fa la forza, e credo che il gruppo di PIK abbia almeno concettualmente preso una giusta strada, e non potrà che crescere. E forse un giorno capiterà anche che qualcuno sia meglio disposto a sentire la nostra voce!  :)

Offline maurizio1230

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Re: sarebbe vietato?
« Risposta #52 il: Febbraio 05, 2012, 10:14:52 am »
gli americani hanno sempre e tante manie...sopratutto quello delle "grandezze"!

prima o poi arriverà l'artefice che proporrà di adattare sui kk la vela per il kyte  ;D ;D ;D
ho già visto molti kayak americani con il kyte  [sbel] nataralmente solo sit on top.
kite kayak with the camera on board - papanoa com a camara a bordo

Offline Freddy P.

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Re:sarebbe vietato?
« Risposta #53 il: Febbraio 05, 2012, 11:13:43 am »
visto...  :2funny: :2funny:
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